PERÙ - Machu Picchu, il traguardo dei traguardi
Non
è certo il punto più alto del Paese, ma è senza dubbio quello più
ambito e per il quale le persone sono disposte a sopportare qualsiasi
sofferenza pur di arrivarci.
Nonostante l'appellativo di vecchia montagna (dal
quechua Machu = vecchio e Picchu = monte) i ricercatori la scoprirono e
la sottoposero all'interesse degli studiosi solo nel 1911, anche se
ovviamente la sua storia risale all'epoca Inca del 1400 circa, quando il
primo imperatore Pachacútec conquisto la zona.
Il
sito di per sè è qualcosa di eccezionale, ma a mio parere lo è
addirittura di più tutto il percorso per poterci arrivare. Per questo
scegliere la via più facile per giungere da quelle parti, oltre che più
costosa è assolutamente controproducente.
C'è
un treno che da Cusco porta direttamente ad Aguas Calientes (o Machu
Picchu pueblo) e un autobus che dal paesino scala la montagna e che
porta dritto alla biglietteria d'ingresso. Non è roba per me e per i
compagni di viaggio che mi sono scelto (o che mi hanno scelto).Andare alle rovine Inca in questo modo è come mangiare un'aragosta e non apparecchiare la tavola, non creare aspettativa, non gustare l'odore che esce dalla pentola quando ancora sta cuocendo e non sentire i morsi della fame perché ci mette un sacco a essere pronta.
IL PERCORSO ALTERNATIVO
A parte l'Inca Trail per appassionati di trekking, troppo costoso e a numero chiuso al punto che bisogna prenotarsi con mesi di anticipo, c'è un altro modo ben più economico del treno per giungere alle rovine Inca più famose del mondo.
Dato che qualcuno ha condiviso con me tutte queste informazioni, non voglio fare altro che condividerle con l'etere, dando modo di approfittarne a tutti coloro che leggeranno queste righe e che sono diretti a Machu Picchu (e anche per cercare di far fallire l'azienda inglese che lucra su tutti i gonzi che ancora credono che solo il treno possa portare a destinazione).
Per questo motivo preferiamo spendere il doppio (30 soles - poco più di 10 dollari) per arrivare a Santa Maria alle 11 del mattino e con tutta la giornata ancora davanti per arrivare in tempo e goderci la lunga camminata. Da Santa Maria, direttamente nella piazza principale dove si ferma il carro collettivo, partono le automobili per Santa Teresa, altra tappa intermedia raggiungibile attraverso una strada sterrata in poco più di un'ora. A noi, in quattro, la tratta è costata 10 Soles a testa, ma potete provare a convincere l'autista a mantenervi lo stesso prezzo anche se viaggiate da soli.
Vi aspettano così oltre due ore di camminata su un percorso che per la maggior parte del tempo sarà proprio a fianco delle rotaie del treno e per il resto è ben riconoscibile grazie alle indicazioni.
Munitevi di molta acqua, che tappa dopo tappa vi costerà sempre di più. Se all'Hydroelectrica trovate una bottiglia da 625ml per 1,5 S/, sappiate che ad Agua Caliente il prezzo salirà a 2,5 S/ e che all'ingresso a Machu Picchu vi chiederanno 10 S/ (3,5 $).
Alloggiando ad Aguas Calientes e mettendo la sveglia intorno alle 4,30, si può fare la scalata che separa il paesino dalla città perduta. Le indicazioni dal pueblo portano a un ponte, sopra il quale vi reviseranno passaporto e biglietto per le rovine.
Arrivati alla vostra Montagna Pantani non ci sarà nessuno che vi consegnerà la maglietta come miglior scalatore, ma la sola vista dal vivo delle rovine Inca più famose del mondo cancellerà tutta la fatica per arrivarci come un cancellino su una lavagna cancella il gesso.
Machu Picchu è stata riconosciuta una delle Sette Meraviglie del mondo moderno e solo allora mi rendo conto che a parte il Colosseo a Roma mi mancano ancora tutte le altre. Non voglio dare troppo peso a questo e non sono neppure d'accordo sul fatto che le meraviglie al mondo siano solo sette.
Sono molte, molte di più, anche se nessuno mi toglie dalla testa che i viaggi per raggiungerle sono ancora più meravigliosi.
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