IN COLOMBIA! Il sale della vita
Nella vita il sale è importante.
Lo paragonerò all'amore.
Se si parla di cibo è capace di arricchire e di rendere più rotondo il sapore di qualsiasi pietanza, coprendo o migliorando il gusto quando alla pietanza stessa manca qualcosa. È la cosa che presumibilmente non dovrebbe mancare mai in una dispensa e i più accorti e i più morigerati ne fanno una scorta clamorosa per non rimanere mai senza, mentre i più sconclusionati si ritrovano a doverlo cercare alla prima bottega disponibile quando aprono il pensile e si rendono conto che è scomparso all'improvviso.
Il sale da solo non sfama, ma senza si può avere davanti il miglior piatto di nouvelle cuisine e non apprezzarlo allo stesso modo di un'insalata squallida quando è condita bene.
È come un rito masochista nel quale il dolore è direttamente proporzionale a quanto ci si senta vivi.
Adesso sostituite la parola amore al sale e traete le vostre conclusioni.
Da parte mia, ho vissuto quattro mesi in Colombia, a parte un mese nel 2013 nel quale il mio cammino mi aveva portato da queste parti e tra le ultime cose che mi sono tenuto da visitare prima di andarmene c'era La Catedral de la Sal di Zipaquirà, a nord di Bogotà, a mio avviso l'Ottava Meraviglia del Mondo Moderno. Una miniera di sale che nei secoli è stata trasformata in un'imponente cattedrale sotterranea a quasi 200 metri di profondità dal livello del suolo.
La scarsità del sale e la sua importanza alimentare (come insaporitore e
come conservatore di cibi) gli hanno conferito la dignità di moneta e
l’offerta si è caricata
di significati simbolici legati alla vita civile e religiosa.
Da qui deriva il termine salario, unione del lessema latino sàl
(sale) con la desinenza -arium indicante attinenza.
Il creatore dell'opera Luis Angel Arango aveva avuto l'idea di costruire una cappella sotterranea per la
devozione che gli operai della miniera mostravano prima di iniziare la loro giornata
di lavoro. Questi adornavano le gallerie con immagini religiose dei
santi patroni, a cui chiedevano benedizione e protezione. Forse perché erano consci della fortuna di poter lavorare con un bene così prezioso, così indispensabile per dare il sapore a qualsiasi cosa, esattamente come l'amore, che quando arriva accende la luce dove prima era buio e che è capace di restituire un gusto incredibile alle stesse cose che fino a poco prima sembravano scialbe e insulse.
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